carta banner defLa carta, il cartone e gli imballaggi Tetra Pak raccolti separatamente da altre tipologie di rifiuto vengono avviati al recupero, attraverso impianti di selezione specializzati. Più precisamente, dopo aver separato e selezionato le differenti tipologie di carta, il materiale viene pressato, adeguatamente confezionato ed inviato alle cartiere. Qui la carta, dopo essere stata ridotta in poltiglia - assieme ad altri prodotti o materiali diversi a seconda delle tipologie di carta da realizzare - viene mescolata a cellulosa vergine ed inserita nuovamente nel processo base di produzione della stessa. 

COSA CONFERIRE:

Biglietti, buste, cartoni della pizza non unti, confezioni in cartoncino, contenitori Tetra Pak adeguatamente lavati, pressati (privi di parti in plastica, polistirolo o alluminio), imballaggi in cartone ondulato, giornali, libri, sacchetti di carta, scatole, pacchetti, quaderni.

 

NON CONFERIRE:

Carta sporca o umida e vassoi sporchi, carta chimica (fax) o copiativa, carta oleata, stagnola o plastificata, copertine plastificate, scontrini. I cartoni voluminosi potranno essere posti accanto al relativo mastello adeguatamente impilati e piegati.

 

LO SAPEVI CHE:

Secondo la leggenda, il merito di aver inventato la carta risale ai cinesi, a tale Ts'ai Lun, che la ottenne, nel lontano 105 d.C., mescolando in un calderone vecchi stracci, reti da pesca e scorze d’albero. Il calore sciolse rapidamente i materiali, dando vita ad una poltiglia omogenea in cui le fibre vegetali si unirono alla cellulosa formando una pasta che, stesa,formava fogli sottili. Dalla Cina, la carta si diffuse nel VI sec. d.C. in Giappone ( dove veniva fatta con la corteccia del gelso e utilizzata per esercizi di calligrafia) e poi in Arabia. Attorno all’ anno Mille, la carta venne conosciuta in Spagna e poi in Italia e, pian piano, soppiantò l'uso del papiro e della pergamena, più resistenti ma molto più cari. Sorsero così le prime cartiere e, tra queste, la più famosa fu quella di Fabriano di cui si ha notizie fin dal 1283. 

Il prodotto si venne perfezionando via via, con l'introduzione della filigrana e un miglioramento nella preparazione della pasta. Fu solo nei 1884 che Friederick Keller riuscì ad ottenere la carta mescolando, insieme agli stracci, della segatura; da allora gli stracci rapidamente scomparvero e la carta fu fatta industrialmente solo con pasta di cellulosa.

BENEFICI LEGATI AL RECUPERO DELLA CARTA:

- RISPARMIO ENERGETICO: Si attesta sulle 3.600 kcal/kg

- RISPARMIO DI MATERIE PRIME: Il legno e l’acqua.

- VANTAGGIO AMBIENTALE: Mancato conferimento in discarica di un materiale "voluminoso", limitazione dei "pioppeti" industriali e del taglio dei boschi naturali.

- VANTAGGIO ECONOMICO:Riduzione delle importazioni di macero straniero, risparmio sui costi di smaltimento.

- LE QUALITA' ECOCOMPATIBILI DELLA CARTA: La coscienza ambientale ha cominciato ad influire anche sulle scelte commerciali di alcuni produttori e così anche in Italia, con un certo ritardo rispetto ad altre Nazioni, possiamo scegliere tra diversi tipi di carte per usi grafici, riconosciute come eco-compatibili.

Tra queste annoveriamo:

- Carta riciclata: è la più diffusa e si riconosce dal colore grigiastro e dalle impurità dovute agli inchiostri presenti nel macero. E' tanto più eco-compatibile quanto meno si ricorre ad ulteriori fasi di sbiancatura.

- Carta sbiancata senza cloro : viene prodotta direttamente dal legno e si distingue dalla produzione tradizionale per l'impiego di ossigeno e perossido d'idrogeno, al posto del cloro, nella fase di sbiancatura. La produzione di questa carta, pur impiegando la materia prima, dà luogo ad un ridottissimo impatto ambientale.

- Carta prodotta dalle alghe marine: è l'ultima nata del settore. Si tratta di un prodotto derivante da una risorsa rinnovabile, che offre una miglior qualità in fatto di resistenza e rigidità con costi minori e senza l'uso di sbiancanti dannosi per l'ambiente.

Troviamo inoltre diversi tipi di carte per uso domestico, come la cartapaglia, prodotta con paglia o canna comune e che non subisce processi di sbiancatura. Questo tipo di carta non è più riciclabile una volta utilizzato in cucina.

COSA SONO I CONTENITORI TETRA PAK?

Il cartone per bevande Tetra Pak è un imballaggio a base cellulosica, concepito per proteggere la qualità dell’alimento e minimizzare l’impatto ambientale. È dal 1952 la rivoluzionaria invenzione del Tetra Classic, il primo cartone per bevande, costituito da quattro facce triangolari e da cui deriva proprio il nome dell’azienda che lo creò: Tetra Pak. Tale invenzione permise, per la prima volta nella storia degli imballaggi, di confezionare e conservare un liquido in un cartone. Consentì inoltre di sostituire la bottiglia di vetro, pesante e fragile, con qualcosa di più leggero e resistente, allo scopo di ottimizzare lo spazio e ridurre così l’impatto ambientale. L’evoluzione del cartone per bevande è stata rapida. Innovative invenzioni hanno portato alla creazione di nuovi contenitori, sempre più pratici e maneggevoli, che oggi sono destinati a contenere i più diversi tipi di alimenti, anche quelli solidi (biscotti, fagiolini, zucchero, ecc.). I cartoni per bevande sono anche chiamati “poliaccoppiati”, cioè costituiti da più strati di materiale diverso, che sono: carta, polietilene e alluminio. La carta, ottenuta da conifere di Finlandia e Svezia, essendo costituita da fibre di cellulosa molto lunghe, è estremamente resistente e si ricava soprattutto dalla cima e dai rami dell’albero, mentre la restante parte della pianta viene impiegata nell’industria dell’arredamento. Il polietilene, (materiale di natura plastica), arriva negli stabilimenti di Tetra Pak sotto forma di granuli. Ha l’aspetto di piccole palline incolori ed è trasportato in appositi camion privo di imballaggio. L’alluminio che, attraverso una barriera protettiva all’interno del contenitore, garantisce ai prodotti in esso contenuti di essere mantenuti a lungo a temperatura ambiente. I contenitori per bevande Tetra Pak, inoltre, essendo costituiti prevalentemente da cellulosa, sono recuperati e riciclati attraverso l’avvio in cartiera, dove vengono trattati insieme all’altra carta da macero.

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